PALAZZO CENTRO STORICO VERONA
PALAZZO CENTRO STORICO VERONA
RESTAURO FACCIATE Palazzo Ottocentesco
14 marzo 2012
L’edificio si presenta con uno schema prospettico diviso in tre parti : la base con disegno a bugnato gentile , la parte centrale comprendente il piano primo e secondo , caratterizata da lesene che inquadrano le finestre , ed una parte sommitale comprendente l’ultimo piano posta sopra lo sporto della balconata .
L’edificio come si nota dalle foto è il risultato di un’ammodernamento di un precedente palazzo che è stato letteralmente plafonato con elementi talvolta in laterizio altri in pietra per ottenere le caratteristiche stilistiche attuali .
La parte basamentale è composta da blocchi di pietra tenera ( calcarenite ) che delineano le finestre . Si possono intravedere inoltre elementi in pietra più compatta e dura caratteristica delle nostre montagne ( pietra di prun , biancone , nembro ) . Questi elementi hanno subito nel tempo varie modifiche , sostituzioni e reintegri che sono sicuramente la maggior causa del degrado attuale. Si presenta innanzitutto con uno strato continuo di spessore variabile composto da pitture , boiacche e malte cementizie che hanno dato corso and un inesorabile disfacimento della materia . Da quanto si può notare la finitura del materiale lapideo sembra non essere stata pensata per rimanere a vista ma per essere coperta da una pittura / finitura che però permettesse uno scambio di umidità con l’esterno . Impedendo questo scambio il materiale si rigonfia ed eplode verso l’esterno .
Sembra inoltre che questo processo sia stato precedentemente tamponato continuando a sovrapporre strati di finiture cementizie impermeabili che non hanno fatto altro che aumentare il problema .
La porzione di facciata comprendente i due livelli superiori è caratterizzata anch’essa da elementi lapidei ( basi e capitelli delle lesente ) in calcarenite così come le mensole dei poggioli , le cornici stondate delle finestre e la cornice “sottogronda “ con mensole e modanature .
Da una prima analisi sembra che anche questi elementi siano nati per essere “mascherati “ da una finitura superficiale e che l’elemento pietra sia stato scelto per una caratteristica di lavorabilità , resistenza meccanica e durabilità più che di aspetto visivo.
Anche in questo caso ci troviamo in presenza di molteplici distacchi , rifacimenti con malte ( talvolta di dubbia composizione ) scatolamenti e disgregazioni .
Nella maggior parte i capitelli sembrano essere gli elementi meno dagradati , al contrario delle mensole soprastanti che sembrano nella quasi totalità aver bisogno di risistemazione . Da quanto si può notare dalle foto non si tratta di singoli elementi ma di blocchi di dimensioni maggiori comprendenti un certo numero di mensole , lo sporto superiore e la modanatura sottostante . Parte di questi elementi ha subito interventi successivi con ricostruzioni in malta armata con tondini di ferro , parzialmente a vista in seguito alla caduta di ampie porzioni.
Solo per le parti in pietra più dura ( lastre della pavimentazione dei poggioli ) ci troviamo in presenza di vegetazioni , accumuli di polveri e croste .
In questi livelli la facciata presenta ampie porzioni di intonaco . Evidenti sono le parti mancanti e distaccate ma ad una analisi più approfondita si notano molte fessurazioni, aloni di umidità ed altre patologie disgregative .
Altro elemento caratterizzante la facciata sono le balaustre metalliche lavorate , verniciate di colore grigio e con una ragguardevole estensione .
Anche nei ferri di cui sopra sono presenti patologie di degrado identificate specilmente da presenza di ruggine superficiale e più profonda negli ancoraggi alle pietre ed alla muratura .
INTERVENTI PROPOSTI PER GLI INTONACI:
1a) Integrazione / rifacimento intonaco
Dove ci troviamo in presenza di un intonaco pericolante od ammalorato si propone previa saggiatura ;
-la demolizione a punta e mazzetta fino al vivo della muratura eventuale scarnitura dei giunti tra pietre e sassi e/o mattoni .
-lavaggio della muratura e stesura di un rinzaffo di malta a base di calce idraulica naturale ed aerea in dosi appropriate con sabbia di fiume grana medio grossa con caratteristiche di riadesione e plasticità.
-stesura di intonaco con malta a base di grassello e calce idraulica naturale e sabbia media (nel caso di presenza di umidità e/o a livello del terreno si opterà per eseguire un rinzaffo di malta di calce naturale con caratteristiche adesive ed antisale ed un secondo strato di malta di calce naturale ad alta traspirabilità con potere deumidificante ).
-rasatura finale su tutta la superficie, comprese le malte preesistenti , con intonachino a base di grassello di calce naturale e terre colorate e/o coccio pesto e sabbia fina e polvere di marmo tirato a frattazzo con tonalità uguali alle tinteggiature attualmente in essere ai piani superiori che riprendono le cromie delle calcareniti sulle facciate principali . Nella stesura della mano finale si andranno a differenziare le porzioni ad imitazione pietra ( lesene ) con leggera differenza di levigatezza in modo da accentuare la profondità della facciata scandita dagli elementi verticali
1b)Conservazione e restauro campiture ad affresco e/o semifresco
Sono attualmente in vista solo piccole porzioni di superfici dipinte ( edicola con immagine votiva ) e non si ipotizza presenza di altre in facciata ; comunque si procederà durante la demolizione degli intonaci distaccati alla verifica degli strati sottostanti al fine di valutare la presenza di altre porzioni dipinte.
Nell’esecuzione delrestauro se ci si troverà in situazioni di degrado del supporto si procederà, dove necessario , con asportazione degli intonaci coprenti , previo eventuale consolidamento dell’intonaco di supporto con iniezioni a caduta di calce pura nhl 5 in soluzione acquosa eventualmente addittivate con resina Primal ac 33 a bassa percentuale e talvolta con aggiunta di polvere di pietra se si presentasse scatolato o comunque distaccato dalla muratura sottostante.
Per le porzioni dipinte e nel nel caso se ne riscontrasseroaltre una volta rimosso l’intonaco superiore, dopo aver comunicato il fatto alle autorità preposte, si procederà con l’intervento di recupero che dovrà così svolgersi :
-pulizia accurata dell’intera superficie pittorica mediante impacchi controllati , con ripetute spazzolature e risciacqui con acqua demineralizzata, previo preconsolidamento con carta giapponese e paraloid se risultasse sollevata la pellicola.
-asportazione di ogni incongruità , quali stuccature o rifacimenti non compatibili,da eseguirsi manualmente con spatoline o micropercussori .
-consolidamento dove necessario della pellicola mediante velinature di resina paraloid a bassa percentuale; consolidamento e/o riadesione al supporto murario con iniezioni a caduta di calce pura nhl 5 in soluzione acquosa eventualmente addittivate con resina Primal ac 33 a bassa percentuale e talvolta con aggiunta di polvere di pietra se si presentasse scatolato o comunque distaccato dalla muratura sottostante .
sigillatura delle micro -macro fessurazioni mediante impasto a base di grassello , sabbia finissima lavata e polvere di pietra.
-ritocco pittorico estremamente controllato e limitato , secondo le direttive emanate dalla competente Soprintendenza, con la tecnica dell’acquarello.
Le suddette modalità sono meglio descritte nella relazione allegata redatta da” AREM” e potrebbero venire modificate , in seguito valutazioni da parte della soprintendenza preposta , in dipendenza da situazioni particolari di degrado dei manufatti .
1d) Nuove tinteggiature a calce
sulle facciate secondarie andranno eseguite nuove tinteggiature con prodotti a base di calce naturale a pennello e/o rullo previa preparazione del fondo mediante spazzolatura ed eventuale trattamento a base silicati come consolidante con tonalità uguali alle tinteggiature attualmente in essere ed agli intonaci delle facciate principali che riprendono le cromie delle calcareniti.
1F) Risarcimento muratura
Nella facciata laterale verso Castel Vecchio siamo in presenza di alcune porzioni di muratura in cui sono presenti vere e proprie mancanze della plafonatura in laterizio e calcarenite . Oltre al ripristino delle struttura vera e propria è previsto il risarcimento della parti mancanti mediante malta di calce naturale ed elementi in cotto epietra similare all’esistente .
2 INTERVENTI PROPOSTI PER ELEMENTI LAPIDEI :
2a) Elementi lapidei teneri ( calcareniti , arenarie)
Per le plafonatura del livello a terra , basi , capitelli contorni finestre ,marcapiani e mensole in generale il tipo di intervento proposto é il seguente:
-rimozione di tutte le finiture superficiali sottili , tinteggiature al fine di rendersi conto esattamente della estensione delle parti superstiti mediante nebulizzazione di acqua e successivamente con apparecchiatura idonea di idrosabbiatrice a bassa pressione.
-rimozioni delle parti lapidee distaccate e/o sgretolate non coese .
-rimozione delle ulteriori ed eventuali parti incongrue , boiacche cementizie , stuccature e rifacimenti non ben integrati .
Si ritiene fondamentale asportare tutto quanto possa impedire la traspirazione del materiale lapideo .
Nel caso i depositi e le cristallizzazioni fossero molto dure si procederà ad una microsabbiatura controllata eseguita da personale qualificato .
-consolidamento in profondità attraverso iniezioni e pennellature , sino a rifiuto , di esteri alcolici dell’acido silicico
-dove necessario stuccature delle giunzioni e fessurazioni con stucco eseguito a tono ( calce idraulica naturale NHL , grassello di calce , sabbia fina lavata e/o polvere di marmo / tufo , resina acrilica Primal ac 33 a bassa percentuale).
-dove necessario ricostruzione parziale della superficie dei manufatti degradati eseguita a tono ( calce idraulica naturale , grassello di calce , sabbia fina lavata e polvere di marmo e/o tufolina , coccio pesto , resina acrilica Primal ac 33 a bassa percentuale) .
Sarà verificata in loco dopo le saggiature e la rimozione delle parti incongrue e distaccate l’eventuale necessità di eseguire una microchiodatura con barrette o consolidamento con lame di fibra in carbonio ancorate con resina epossidica .
L’uso delle resine anche se citato sarà tenuto come “ultima ratio “ cercando di intervenire il più possibile solo con prodotti naturali e più omogenei con i manufatti .
-Nel caso di lacune di forte spessore o porzioni rilevanti di materiale lapideo incoeso dove si è danneggiata e resa non leggibile l’immagine del manufatto si eseguiranno parziali tassellature con materiale omogeneo all’esistente .
-come riportato sopra le pietre non andranno lasciate a vista ma scialbate con finiture a base di calce naturale ad armonizzare con gli intonaci di facciata con tonalità uguali alle tinteggiature attualmente in essere che riprendono le cromie delle calcareniti.
Le suddette modalità di esecuzione potrebbero venire modificate , in seguito valutazioni da parte della soprintendenza preposta , in dipendenza da situazioni particolari di degrado dei manufatti .
3 ELEMENTI DI FINITURA - scuri e balaustre metalliche lavorate
Gli oscuri lignei verranno sistemati mediante smontaggio , carteggiatura , si procederà a piccole rinsaldi integrazioni con tassellature in legno “vecchio “e ridipintura con il medesimo colore attuale . dove necessario verranno fissati i cardini mediante fissaggio meccanico con colatura o punzonatura di piombo in barre .
Per le ringhiere in metallo si procederà analogamente alla carteggiatura in loco per eliminare la ruggine , riparazione delle parti troppo ammalorate con piccole sostituzioni , specialmente a livello di aggancio alle strutture dell’edificio , verifica e ripristino ancoraggi mediante fissaggio meccanico con colatura o punzonatura di piombo in barre e riverniciatura di color ferro previa stesura mano di antiruggine .
in collaborazione con
AReM
Fausto Caliari
Susanna Bertolucci
Silvia Gravina
Mauro Zammataro
Analisi Restauro e Manutenzione
dei beni architettonici ed artistici
via pigna 14 - 37121 Verona
Il palazzo di forma trapezoidale è composto da un affaccio su Via Roma con una facciata stretta perpendicolare alla via , una più importante direttamante di fronte al teatro filarmonico , un piccolo fronte che crea una risega di collegamento con il palazzo contiguo verso castelvecchio ed un affaccio sul vicolo laterale parallelo alla via principale .