Resaturo appartamento con affreschi 1500
Resaturo appartamento con affreschi 1500
Restauro appartamento con affreschi XVI /XVII secolo
02 dicembre 2008
Da considerazioni in riferimento ai lavori eseguiti precedentemente sulle pareti esterne dell’edificio si attibuisce la mancanza di pitture internamente alla facciata dal fatto che si sono eseguiti varie modifiche delle forometrie in facciata e che nella rimanente porzione , vista l’esecuzione delle travature sottostanti , era presente un camino oramai scomparso .
La stanza si presenta ad un primo studio integra per quanto riguarda le quote dei solai ma con inserimento sicuro della finestra sul vicolo in successiva data ( rottura degli affreschi sia in facciate che all’interno in prossimità delle cornici lignee) forse in sostituzione di un camino posto sulla parete. La decorazione parietale rinvenuta risulta estesa per tutta l'altezza della stanza e riguarda sicuramente almeno due lati della stessa, anche se non in modo continuo. L'intonaco, finito a buon fresco, appare ben lisciato, di spessore omogeneo ma densamente "picchettato " e parzialmente scollato dall' arriccio. L'apparato decorativo, databile intorno alla seconda metà del secolo XVI, è composto da due fasce policrome; una parte inferiore alta circa la metà dell'altezza della stanza è finita a finti marmi policromi con fasce a pannelli e modiglioni. L'altra, quella superiore, risulta essere un grottesco raffigurante motivi floreali, antropomorfi e allegorie su fondo bianco .
Interessante da notare che sulla superficie affrescata, specialmente nelle fasce dipinte a finto marmo, sono presenti graffiti con date intorno al 1600 e firme di persone anche con cognomi stranieri.
Tali indicazioni testimoniano che nei primi anni del 1600 le stanze erano ancora frequentate da stranieri e quindi era ancora presente l’albergo citato precedentemente. L’importanza di quest’ ultimi ritrovamenti é inoltre aumentata dal fatto che, sempre al piano primo, nelle stanze contigue a quella degli affreschi, sono presenti due soffitti lignei decorati, gli unici a vista ai piani superiori .
Ricordandosi che l’ albergo “Al Cavalletto” era un albergo di lusso visti i prezzi , la qualità dei servizi e gli ospiti illustri di cui si hanno documentazioni certe, é probabile che per la conformazione delle stanze, non tanto grandi e con altezze inferiori ai palazzi signorili veronesi sia un esempio di architettura “turistica”. Maggiori elementi di studio si potranno avere in seguito al lavoro di restauro che potrebbero avvalorare le ipotesi qui avanzate.
Sempre durante l’esecuzione delle saggiature e la messa in luce delle pitture è emersa una porta murata di comunicazione tra sala e cucina . Dalle analisi eseguite tale passaggio risulta essere posteriore agli affreschi ma comunque di antica data, non presenta contorni lapidei ma eseguiti a malta ed è presente una travatura lignea grezza a coronamento superiore . E’ stata quindi , secondo intenzione della proprietà, riaperto tale passaggio per un miglior uso dell’appartamento .
Relazione tecnica degli interventi e metodologie eseguiti dal gruppo di Restauro AREM di Verona dalle restauratrici Susanna Bertolucci e Cristina Biave
1a) Integrazione / rifacimento intonaco
Dove ci troviamo in presenza di un intonaco pericolante od ammalorato e/o privo di significato storico artistico si è proposto ed eseguito previa saggiatura ;
-la demolizione a punta e mazzetta fino al vivo della muratura eventuale scarnitura dei giunti tra pietre e sassi e/o mattoni .
-lavaggio della muratura e stesura di un rinzaffo di malta a base di calce idraulica naturale ed aerea in dosi appropriate con sabbia di fiume grana medio grossa con caratteristiche di riadesione e plasticità
-stesura di intonaco con malta a base di grassello per la maggior parte e calce idraulica naturale e sabbia fina
-rasatura finale , dove previsto, con intonachino a base di grassello di calce naturale .
1b)Conservazione e restauro campiture ad affresco
Dove ci si trovava in situazioni di degrado del supporto si è proceduto , dove necessario , con asportazione degli scialbature e tinteggiature coprenti , previo eventuale consolidamento dell’intonaco di supporto con iniezioni a caduta di grassello di calce resina Primal ac 33 e talvolta con aggiunta di polvere di pietra se si presentasse scatolato o comunque distaccato dalla muratura sottostante.
Si è proceduto con l’intervento di recupero che si è così svolto:
-pulizia accurata dell’intera superficie pittorica mediante impacchi controllati , con ripetute spazzolature e risciacqui con acqua demineralizzata.
-asportazione di ogni incongruità , quali stuccature o rifacimenti non compatibili e , eseguita manualmente con spatoline metalliche .
-asportazione delle scialbature e delle pitture incongrue non compatibili eseguita manualmente con spatoline e bisturi previo ammollo con acqua demineralizzata nebulizzata .
-consolidamento dove necessario della pellicola mediante velinature di resina paraloid a bassa percentuale; consolidamento e/o riadesione al supporto murario con iniezioni a caduta di grassello di calce resina Primal ac 33 e talvolta con aggiunta di polvere di pietra .
sigillatura delle micro-macro fessurazioni mediante impasto a base di grassello , sabbia finissima lavata e polvere di pietra.
-ritocco pittorico estremamente controllato , secondo le direttive emanate dalla competente Soprintendenza, con la tecnica dell’acquarello sotto la direzione dell’architetto Forlati .
1c) Conservazione intonaco antico a calce
Nel caso di presenza di tale intonaco ( in seguito a sondaggi e saggiature ) e di buona fattura è stato eseguito il recupero che comprende :
-pulizia accurata dell’intera superficie pittorica mediante impacchi controllati , con ripetute spazzolature e risciacqui con acqua demineralizzata, previo preconsolidamento con carta giapponese e paraloid se risultasse sollevata la pellicola.
-asportazione di ogni incongruità , quali stuccature o rifacimenti non compatibili , manualmente con spatoline o micropercussori .
-consolidamento dove necessario della pellicola mediante velinature di resina paraloid a bassa percentuale; consolidamento e/o riadesione al supporto murario con iniezioni a caduta di grassello di calce resina Primal ac 33 e talvolta con aggiunta di polvere di pietra .
-sigillatura delle micro -macro fessurazioni mediante impasto a base di grassello , sabbia finissima lavata e polvere di pietra.
Nel caso di piccoli solo lacerti una volta consolidati sono stati ricoperti mediante intonaco come da voce 1a)
1d) Nuove tinteggiature a calce
Per gli intonaci in buono stato di conservazione e quelli di nuova fattura si è eseguita la ritinteggiatura con prodotti a base di calce naturale eseguita con pennello e/o rullo nelle tonalità del bianco panna .
2d) Pavimentazioni
Nella sala è presente una pavimentazione lignea databile attorno agli anni ‘50 inchiodata tramite spessori lignei sull’assito del solaio sottostante con la creazione di una camera piena di residui e sporcizie che precipitano al piano sottostante . Per tale inconveniente e per la mancanza di alcun isolamento sia acustico che termico era stata prevista la sostituzione di tale pavimentazione . Una volta rimosso il vecchi pavimento e tutto il materiale ( sabbia e detriti ) posto sotto lo stesso si è cercato di ipotizzare il miglior intervento .
Vista l’accentuato imbarcamento del solaio stesso con dislivelli di circa 10-15 cm tra i bordi della stanza ed il centro si è proceduto con il fissaggio di magatelli di legno ancorati direttamente alle travi sottostanti medinate viti in acciaio. Tali travetti sono stati posati dopo averli livellati e dopo aver interposto una guaina traspirante sul precedente antico assito .
La fase successiva è stata quella di posare un massetto alleggerito in calce naturale TCS NHL 5 e sughero truciolare fino a quasi li raggiungimento della quaota superiore dei nuovi travetti .
A questo punto è stata fissata una rete in fibra di vetro ( maglia 10*10 cm ) e gettato un massetto sempre in calce naturale NHL 5 e sabbia .
Questo intervento ha portato ad un miglior isolamento acustico e termico ( sughero e calce ) ad un irrobustimento della soletta senza però irrigidirla troppo ( massetto in calce e rete ) ed ad una maggior portata dei travi sottostanti ( nuovi travetti collaboranti )
In riferimento a quanto emerso dalle disintonacature eseguite in seguito alle saggiature si é riscontrato che la presenza degli intonaci più antichi affrescati è rilevante sulle pareti sud ed est come si nota nella relazione fotografica , mentre non risulta traccia sulle altre pareti della sala