Arch. Pietro Antonini
mercoledì 17 novembre 2010
Gli appartamenti sono ubicati in centro a Verona in un edificio costruito negli anni cinquanta. L’edificio è di tipo a struttura intelaiata in CLS con solai in laterocemento e pareti in laterizio forato di grande spessore (circa 50 cm).
La proprietà intendeva dividere l’appartamento preesistente in due unità, una più piccola da tenere per sé e l’altra più grande da affittarsi.
Nel progetto di divisione si è tenuto conto, oltre dei parametri fissati dal Dlg 192/05 anche di soluzioni che tengano conto della sostenibilità energetica, come l’uso di isolamenti in fibra di legno e di canapa , o gli infissi in legno. Nonostante si tratti di un restauro che riguarda due appartamenti e non l’intero edificio il risultato è stato l’assegnazione di una classe A ad entrambe le unità.
Riporto di seguito alcuni interventi:
I muri divisori tra gli appartamenti sono formati da due pareti di laterizio forato con l’interposizione di un materassino di canapa naturale di 5 cm con funzione di isolamento termico e acustico.
Per rientrare nei parametri fissati dal Dlg 192/05 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia” è stato applicato un isolamento interno formato da pannelli in fibra di legno naturale tipo Pavaflex dello spessore di 6 cm fissato con l’interposizione di montanti in legno ogni 60 cm circa direttamente sulle murature e plafonato con lastre di fibrogesso. Attorno alle finestre e portefinestre è stato montato un isolamento di 3 cm accoppiato a fibrogesso.
Per isolare gli appartamenti da quelli confinanti si è ricorso all'uso di pannelli in sughero (3 cm).
L’impianto di riscaldamento è costituito da una caldaia a condensazione per ogni appartamento e da un sistema di radiatori in acciaio con valvole termostatiche calcolato e dimensionato per funzionare a bassa temperatura (60°C), questo perchè non si è potuto adottare un riscaldamento a pavimento (sicuramente migliore dal punto di vista del rendimento e del confort ambientale) a causa della volontà della proprietà di mantenere alcuni pavimenti in legno esistenti. L’impianto di riscaldamento raggiunge comunque un indice di prestazione energetica del 20% superiore a quello previsto dalle tabelle allegate al Dlg 192/05. Gli infissi, in legno hemlock (un tipo di pino nordamericano molto uniforme e con pochi nodi), sono laccati bianchi a poro aperto e adottano dei vetrocamera di 28 mm di spessore totale.
Proposta per la ridefinizione degli spazi interni di un appartamento in Verona
Incarico per la stesura di render dimostrativi per la committenza
Proposta di casetta bifamiliare a S. Mauro di Saline in provincia di Verona
Progetto per la definizione dello chassis di un preamplificatore valvolare
http://www.archiportale.com/pietro-antonini/
1999 – 2000 Praticantato presso lo studio dell’Arch. Renato Marchesini con funzioni di disegnatore cad e progettista.
dal 2000 Collaborazione con Arch. Ferdinando Forlati.
2003 Laurea in Architettura presso lo IUAV con tesi progettuale :” Museo dell’Aria” presso l’aeroporto Valerio Catullo di Villafranca di Verona con il punteggio di 101/110 – Relatore Prof. Attilio Santi.
2004 Abilitazione professionale conseguita a Venezia in prima sessione.
2004 Iscrizione all’Albo degli Architetti della provincia di Verona Sez. A n° 1967
2004 Progetto per la redistribuzione interna di un appartamento nel centro storico di Verona.
2005 Realizzazione, per conto dell’Arch. Olivieri, di disegni e render per un ristorante a Mosca.
2007 Progetto di massima di una casetta bifamiliare in S. Mauro di Saline (Vr).
2009 Progetto e direzione lavori per la divisione di un appartamento nel centro storico di Verona in due unità distinte certificate Classe A.
2010 Progetto per la definizione di uno chassis di un preamplificatore.
2007-2010 Progetto per la redistribuzione di un appartamento in Valgatara (Vr).
2010 Progetto di mobili su misura in legno e MDF per il soggiorno e il bagno.